
Manifesto GlocalWorking Italia
Immaginate un Paese che attragga giovani talenti e lavoratori digitali da tutto il mondo.
GlocalWorking Italia è il modello di promozione e attrazione territoriale per rilanciare i valori che rendono unica l’Italia: cultura, tradizioni, arti e mestieri locali.
Un nuovo rinascimento, un patto intergenerazionale che metta a sistema risorse umane, naturali, culturali e digitali in grado di sostenere le famiglie e sviluppare il nostro territorio in modo sostenibile

Il Glocalworking è un movimento per la promozione di una società sostenibile e inclusiva, che attraverso lo sviluppo di nuovi modelli di lavoro digitale riequilibri il divario tra grandi città e piccoli centri, creando un patto intergenerazionale che sostenga cultura e valori locali.
E’ necessaria una rinnovata intesa intergenerazionale per favorire una crescita economica finalmente più sostenibile e inclusiva. L’emergenza pandemica del Covid-19 ha creato, in tutto il mondo, l’esigenza di adottare nuove regole e modelli. Questa crisi ha generato e genererà cambiamenti duraturi, ma solo trasformando le nuove esigenze in occasioni potremo volgere a nostro vantaggio tutti i sacrifici necessari a far fronte a questa situazione nuova.
Oltre i fondamentali aspetti sanitari, le istituzioni di ogni paese hanno quindi un compito importantissimo. Non solo ridurre al minimo il danno economico attraverso i vari strumenti a disposizione, ma investire in una crescita sostenibile e di lungo termine fondata sulla innovazione digitale e sulla valorizzazione delle culture locali, mettendo al centro il lavoro soprattutto giovanile.
E l’Italia può essere il laboratorio per lanciare un segnale per un’economia dal volto umano, sfruttando l’occasione dello smartworking, “nuovo” modo di lavorare che in via obbligatoria a causa della pandemia è stato finalmente utilizzato in modo massivo anche in Italia seppur nella forma dell’homeworking per effetto della limitazione agli spostamenti e agli assembramenti.


Lo smartworking potrebbe diventare un modello che recupera non solo il divario tra lavoratori italiani del nord e del sud ma che potrebbe essere capace di redistribuire il lavoro riequilibrando il divario tra grandi città e piccoli centri, sostenendo al contempo il recupero e la valorizzazione di cultura, diversità e tradizioni locali.
Inoltre in molti paesi del mondo, e in particolare in Europa, è un diritto già sviluppato di cui i lavoratori usufruiscono regolarmente. Molti di questi smartworker nel mondo potrebbero essere attratti in Italia da qualità e costo della vita, soprattutto in borghi e piccole città oggi soggette a spopolamento ma ricche di risorse, unendo natura, cultura, innovazione e sostenibilità.
#LavoraGlobaleViviLocale
In Italia, se riusciremo ad essere promotori e protagonisti del modello Glocalworking, potremo avere un grande vantaggio competitivo, superando le vecchie logiche di defiscalizzazione nazionalistiche adottate da altri paesi europei attraverso un modello di sviluppo sostenibile e inclusivo che potrebbe essere un esempio anche per altri continenti come l’America latina e l’Africa, dove la migrazione verso le megalopoli sta provocando gravissimi effetti sociali, sanitari e ambientali.
Applicando le logiche del lavoro agile in chiave territoriale, i benefici saranno molteplici:
- #SOSTENIBILITÀ - Creare i presupposti per favorire una corretta transizione verso la Green Deal Agenda dell’Unione Europea, accelerando il passaggio ad una economia circolare per rafforzare la digitalizzazione e la resilienza economica e sociale del nostro Paese.
- #SVILUPPODELTERRITORIO - Sviluppare le aree a bassa densità abitativa e soggette a spopolamento creando presupposti per la nascita di servizi innovativi, pianificando investimenti infrastrutturali, riducendo il digital divide che oggi caratterizza ancora molte aree d’Italia e contribuendo al recupero delle arti e dei mestieri artigianali tradizionali italiani come patrimonio culturale globale;
- #ECONOMIACIRCOLARE - Ridurre drasticamente l’impatto ambientale di moltissime professioni e aziende e promuovere modelli di business basati sulla circular economy;
- #ATTRAZIONEITALIA - Sviluppare pienamente la progettualità contenuta nel Piano per la ripresa dell’Europa (Next Generation EU) anche incentivando il ritorno in Italia dei molti dei cervelli italiani “fuggiti” all’estero per trovare condizioni di lavoro superiori, e favorendo il trasferimento in Italia di cittadini di altri paesi ad alta qualificazione professionale;
- #PATRIMONIOCULTURALE - Ripristinare e riqualificare le aree di rilevanza storica e culturale del nostro Paese che detiene il record del maggior numero di siti patrimonio dell’umanità dell’UNESCO a livello mondiale;
- #PARIOPPORTUNITÀ - Favorire il sostegno alle famiglie attraverso il riequilibrio tra vita personale e lavoro, favorendo investimenti “immateriali” e intergenerazionali in capitale umano e sociale, soprattutto attraverso l’uso di strumenti in grado di favorire educazione e formazione permanente e di permettere ai giovani e alle donne pari opportunità nel mondo del lavoro.

L'Italia ha un vantaggio competitivo se lo capiamo presto, dando valore non più solo ai sistemi industriali bensì rimettendo le persone al centro come veicoli di cultura, idee e sviluppo aziendale. Possiamo rilanciare un nuovo rinascimento ed essere la culla di talenti e lavoratori digitali di tutto il mondo, riportando i nostri cervelli in Italia e attirando lavoratori che porteranno valore, innovazione e cultura.
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